[MyGdt] Chakra

Titolo: Chakra
Autore: Luka Krleza
Anno: 2019
Giocatori: 2-4 (nuova modalità in solitario)
Durata: 30 min

Ambientazione

I giocatori sono invitati a rasserenarsi armonizzando i propri chakra ed attenuando le energie negative.

Il gioco

Le plance giocatore sono divise in due parti. A sinistra ci sono le 8 azioni possibili che una volta utilizzate saranno coperte dai gettoni ispirazione mentre a destra c’è il flusso dei chakra composto da 3 postazioni iniziali dette Bolle di Bhagya collegate in linea ai 7 cluster da tre spazi rappresentanti i chakra ed allo spazio per l’attenuazione delle energie negative.

Esiste inoltre un tabellone comune in cui sono presenti i colori dei chakra e su cui si metteranno coperti i gettoni punteggio, completezza, in maniera casuale con valori da 1 a 4 e tre colonne da tre spazi gemma in cui saranno poste le gemme di energia che hanno i colori dei chakra e sono presenti in 3 copie per ogni giocatore oltre alle energie negative nere, prelevate da un sacchetto e refillate ogni volta che se ne prelevano.

Ogni giocatore avrà 5 gettoni ispirazione utili per eseguire le azioni di spostamento delle gemme lungo il flusso dei chakra al fine di armonizzarli (riempire di tre gemme del colore specifico di ogni cluster) o per far scendere le gemme nere per attenuarle.

Nel proprio turno un giocatore può e fare una delle due operazioni:

  • prelevare dal tabellone comune da 1 a 3 gemme dalla stessa colonna purchè siano di colori diversi e, nel caso siano presenti gemme nere, obbligatoriamente una energia negativa, quindi, porre le gemme prelevate nelle bolle di Bhagya o su un cluster chakra che lo permetta, bloccando, però, un gettone ispirazione fino all’armonizzazione del chakra specifico, ed infine eseguire una delle azioni movimento ancora libere.
  • meditare liberando i gettoni ispirazioni sulle azioni, ma non sui chakra, e quindi guardare segretamente il valore che nel tabellone comune è stato assegnato per l’armonizzazione di uno dei colori.

Il gioco si conclude quando un giocatore avrà armonizzato almeno 5 chakra.

Si calcoleranno quindi i punti come somma dei chakra riempiti, più le energie negative attenuate, ognuna varrà 1, e 2 punti per chi avrà la serie di cluster armonizzati più lunga partendo dal basso. 

Essendo un gioco meditativo, non ci sarà un vincitore, ma verranno valutati i livelli di consapevolezza raggiunti in base ai punti fatti.

Recensione

Partiamo dal fatto che, specie in 3/4 giocatori, i 30 minuti delle scatola risultano scarsi dato che sotto una scorza di gioco carino con i tabelloni con bellissime illustrazioni c’è un gioco che ti invita alla riflessione per ogni scelta tra azioni da fare, come farle e su che gemme.

Il gioco, che risulta fondamentalmente un astrato, si presta alla partita anche in solitario e proprio recentemente 3 Emme Games ha pubblicato il regolamento specifico, ma la partita in 2/3 risulta forse più piacevole mentre in 4 il downtime, specie con pensatori al tavolo, potrebbe allungare troppo i tempi di gioco. Nonostante questo il gioco scala perfettamente in base ai giocatori dato che le gemme nel sacchetto saranno sempre 3 per giocatore per ogni chakra.

Ergonomicamente l’unico appunto per per la somiglianza che sembrano avere, almeno nei primi turni, le gemme gialle e quelle arancioni.

La scelta tra quando meditare e quando osare, quella delle gemme da prendere e da quale delle tre colonne e l’azione più performante da utilizzare necessitano di una pianificazione e ragionamenti anche a lungo termine e la fortuna nell’uscita delle gemme dal sacchetto solo in minima parte risulta incidere sulla partita.

La presenza delle gemme nere implica un corpo “estraneo” lungo il flusso che si deve saper gestire e completa il gioco.

Quello che ci risulta meno convincente è la scelta di avere valori casuali per l’armonizzazione dei vari chakra, solo in parte bilanciata dai due punti a chi ha completato più cluster partendo dal fondo. 

Mentre capiamo che sia plausibile che chi ha armonizzato 5 chakra possa perdere contro uno che ne ha armonizzato 3, preferiremmo che fosse perchè uno si è accontentato dei primi 5 invece di provare a far scendere i rossi, cluster più basso, e non per la fortuna che i chakra chiusi dall’avversario abbiano associato un punteggio maggiore per pura casualità (capiamo che pian piano si scopriranno i valori durante le meditazioni, ma avere un viola da 4 punti risulta mal digeribile proprio per la differente incidenza che ha rispetto agli altri n.d.r.). Nel caso i punteggi fossero fissi dall’alto verso il basso i punteggi sarebbero stati comunque coerenti e si sarebbe forse reso inutile aggiungere il bonus per la serie più lunga.

Nel complesso, quindi il gioco si è rivelato decisamente sfidante e forse più adatto a giocatori che sappiano gestire un numero limitato di azioni ed una meccanica che imponga di avere una strategia. Per esempio, non è raro che giocatori meno esperti si blocchino occupando tutte le tre bolle di Bhagya e necessitando di almeno 2 turni per sbloccarsi e dopo aver impegnato anche un gettone ispirazione e quindi limitato le azioni possibili tra due meditazioni.


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