[MyGdt] Wingspan

Titolo: Wingspan

Autore: Elizabeth Hargrave

Anno: 2019

Giocatori: 1-5

Durata: 40 – 60

Il gioco in brevissimo.

In Wingspan, dovrete allevare un vostro stormo di uccelli, si scritto così non si capisce, ma dire costruire un motore economico fatto con gli uccelli, suonava male, no?

Le azioni disponibili tra cui scegliere sono solo 4: giocare un uccello nel suo habitat (pagandone il costo, cibo e uova), prendere cibo dalla mangiatoia (selezionare cioè il dado con la risorsa che vi serve), depositare uova, prendere nuovi volatili tra quelli disponibili e metterli nel vostro mazzo.

Il gioco è “tutto qui”, avrete poi degli obiettivi segreti e obiettivi comuni per ogni round.

Mano a mano che avrete più uccelli sulla sulla vostra plancia, potrete attivare le loro abilità speciali ed attivando una delle tre azioni elencate sopra (prendere cibo, depositare uova, pescare nuovi volatili) attiverete anche tutte le abilità dei volatili presenti in quel determinato habitat.

Recensione “Inutile”

Ed ecco la parte più inutile di tutto l’articolo, il mio pensiero sul gioco. Se avete visto/sentito alcune delle nostro live chat, saprete già che Wingspan a me è piaciuto molto, non nego di averlo snobbato durante Play 2019 a causa dell’ambientazione. Ma dopo averlo provato è stato amore.

La meccanica mi piace, la costruzione del motore economico e la sua attivazione mi ha davvero preso.

Il gioco è immediato, le regole si spiegano in 10 minuti (anche meno) e le azioni tra cui scegliere sono davvero solo 4, ma ed è un bel ma, saper padroneggiare il gioco non è affatto semplice. Io non ci sono ancora riuscito, nonostante sia uno dei mei giochi preferiti, non vi nascondo che sono una pippa a questo gioco.

La bravura sta come sempre nel saper massimizzare l’immediato e costruire un motore che vi dia punti a lungo termine. Sembra facile, ma non lo è, se poi c’è una strategia dominate… io ad oggi non l’ho trovata.

Scalabilità:

La scatola recita da 1 a 5, il prof Waagh! vi direbbe che non cambia nulla, perchè è un solitario di gruppo; ha torto? no, nel senso che è vero, Wingspan è un solitario di gruppo, ma il gioco a mio avviso cambia leggermente in base al numero di giocatori.

Aumentando il numero di giocatori, alcune azioni/poteri “girano” meglio. Ad esempio il cibo, giocando in 4 o in 5, varia più spesso. Più giocatori fanno l’azione, più i dadi girano e quindi tra un turno e l’altro la mangiatoia si riempie e svuota più rapidamente. Il potere di alcuni uccelli, che si attivano durante il turno degli avversari, avrà maggior probabilità di essere attivato con partite a più giocatori.

Unica nota dolente, nel giocare in 5, potrebbe essere l’attesa, ma qui dipende dai giocatori e non dal gioco.

Io suggerisco di giocarlo in 4, in due la mangiatoia gira poco e alcune abilità degli uccelli (quelle che si attivano nel turno degli avversari) rischiate di non attivarle spesso.

Espansioni:

Ad oggi sono uscite due espansioni: Europa ed Oceania.

Io non le ho prese, nel gioco base ci sono una miriade di carte, e penso che “saperle a memoria” sia impossibile, quindi la necessità di avere nuove carte non l’ho sentita.

Devo anche dire, per onestà, che le espansioni non le ho nemmeno mai provate, nessuno del mio gruppo le ha comprate, so che Oceania varia il gioco inserendo nuove plance, mentre Europa aggiunge soprattutto carte.

Se riuscirò a provarle vi saprò dire, ma ad oggi a me Wingspan piace così e il costo delle espansioni al momento mi blocca l’acquisto.

A chi lo consiglio:

Inizio in realtà al contrario, a chi non lo consiglio, se amate l’interazione, state alla larga, se odiate la fortuna, state alla larga (lancio di dadi per il cibo, e pesca delle carte per gli uccelli).

Se invece vi piace gestire/costruire il vostro motore economico e vi infastidisce l’interazione, allora Wingspan fa per voi.

Wingpsan è un peso medio/leggero, non lo consiglierei come primo gioco ad un neofita, ma non serve essere un hard gamer per apprezzarlo.

Io l’ho fatto provare a dei “non giocatori”, svezzati prima con qualcosa di più leggero, e tutti l’hanno apprezzato.

I punti di forza apprezzati dai “semi-neofiti” sono stati: le poche regole e quindi la breve spiegazione, e la durata contenuta, oltre alla facilità ad apprendere le meccaniche.


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