[Kickstarter] The Age Of Atlantis

Dopo appena due partite (di cui una in solitario, per testare le meccaniche) oggi volevo spendere due parole sull’ultimo Kickstarter (no, non ho smesso di farne!) arrivato. Parliamo di The Age of Atlantis, pubblicato da Eldorado Games, tramite una campagna Ks dove ha riscosso un buon successo ma anche una buona dose di ritardi e critiche connesse, sulle quali soprassediamo, in quanto qui vogliamo parlare del gioco e basta.

The Age of Atlantis è un gioco di piazzamento lavoratori ambientato ad Atlantide dove dovremo far progredire la nostra fazione sviluppando tecnologie ed edifici per poter difendere la città dall’invasione nemica, guadagnare favore di Poseidone e punti vittoria.

Il gioco si presente molto bene dal punto di vista dei materiali, tabellone molto ampio e chiaro nelle sue parti, plance giocatori dual layer (nella versione Kickstarter), dadi colorati e personalizzati, segnalini risorse e infine 12 miniature dei miti di ogni fazione! Un aspetto negativo?

Si c’è ed è a mio avviso nel tracciato risorse, dove abbiamo una traccia unica per tenerne il conteggio e ogni giocatore sposta il segnalino corrispondente; molto macchinoso e poco funzionale, dato che le risorse molto spesso sono usate in combinazioni diverse e porta a un po’ di confusione. Altro aspetto sicuramente migliorabile è il manuale, 4 pagine di regolamento, molto stringato e in alcuni aspetti poco chiaro, anche perché poi c’è il secondo manualetto degli scenari e delle varianti, con regole aggiuntive che permettono di modificare alcuni aspetti del gioco ma che crea anche un po’ di confusione.

Oltre a questo c’è da dire che purtroppo il gioco non ha avuto un gran risalto nella comunità e video tutorial che possono aiutare a capire alcuni passaggi non ne ho trovati, se non quello legato alla campagna Kickstarter, ma che si riferisce al regolamento del prototipo che è stato poi variato. Questo video, utile certamente per avere un’idea generale del flusso di gioco, mi ha portato nelle due partite a commettere piccoli errori di interpretazione delle regole.

Ma veniamo alla mia prima impressione! Secondo me è un bel gioco, lineare nelle azioni e nelle diverse fasi da eseguire nel corso della partita; il gioco si svolge in 3 diverse ere, ognuna composta da un numero variabile di anni.

Questa variabilità è dettata dal raggiungimento degli obiettivi dell’era e una volta che i giocatori ne raggiungono un determinato numero (variabile in base al numero di giocatori) si passa all’era successiva. L’interazione al tavolo è molto limitata, dettata unicamente dal “rubarsi” uno spazio e c’è una leggerissima componente di cooperazione al tavolo (e nonostante questo dico che è un bel gioco!) legata alla gestione delle invasioni.

Già perché se un invasore tocca un edificio o le mura della città, scatta l’invasione e tutti i giocatori perdono dei punti favore, per evitare ciò c’è anche questa fase dove ci si deve coordinare per evitare questo nefasto evento.

In conclusione: il gioco scorre bene, dura il giusto tempo di gioco (meno di 2h in quattro) e offre una bella variabilità di gioco dettata dalle diverse strategie che si possono impostare grazie all’asimmetricità delle fazioni; sicuramente è un titolo che rigioco volentieri, anche se non si posiziona nella top 5 dei miei giochi preferiti. Un punto di miglioramento necessario sicuramente è una revisione del regolamento, perché come detto non è molto chiaro e serve una revisione.

E’ un gioco che personalmente consiglio di giocare, almeno due partite, per poterlo apprezzare; di certo non è un gioco per neofiti, ma sereve dimestichezza per poter apprezzare e gestire al meglio le meccaniche del gioco.