[First look] Il Trono di Spade: Il Gioco da Tavolo 2.a Edizione

Il trono di spade, 2a Edizione è un gioco da tavolo di Christian T. Petersen ed edito in Italia grazie ad Asmodee che ne sta attualmente curando la localizzazione.

Come ovviamente si pùò immaginare il gioco ci riporta nell’ambientazione delle cronache di ghiaccio e del fuoco, ideate da George R.R. Martin, e lotteremo per la conquista del trono di spade; è un gioco che è indicato da 3 a 6 giocatori (ne parleremo più avanti su questo aspetto) e della durata dai 120 a 240 minuti, Si avete letto molto bene, 4 ore!!!

Ho atteso parecchio per poterlo giocare poiché, da appassionato dei libri, volevo provare questo titolo che ti riporta Westeros alla conquista del trono di spade e succedere a Re Robert Baratheon.

Questa partita è stata fatta in una partita con 6 giocatori, con l’espansione “la danza dei draghi” che ha due grossi elementi caratterizzanti: il primo è legato al setup di inizio partita, dove seguiremo un posizionamento iniziale diverso dal gioco base ed ereditate dalla reale storia dei libri di Martin.

Questo setup inoltre porterà ad avere delle carte delle casate diverse dalla versione base e inoltre la durata della partita sarà di 6 soli turni, invece che 10. Oltre all’espansione al tavolo abbiamo deciso di utilizzare delle regole non ufficiali che permettono alle casate di allearsi ufficialmente e modifica in caso di alleanza le condizioni di vittoria.

La grafica a mio parere è molto scura, ma è estremamente coerente all’ambientazione e chiaramente la mappa è quella fedele ai libri; sulla mappa un pò piccole le scritte delle regioni e per la partenza con l’espansione non rende semplice leggere e piazzare le unità come indicato nelle carte delle casate. Per il resto si tratta di meeple per le 4 differenti unità (soldati semplici, cavalieri, macchine d’assedio e navi) sono semplici ma funzionali.

IL GIOCO

La partita si svolge in 10 (o appunto 6) round scanditi da diverse fasi: la prima è la fase ordini dove per ogni nostro gruppo di meeple (da uno in poi) dovremo mettere uno dei 5 tipologie di ordini che daremo appunto alle nostre unità.

Questi ordini (razzia, movimento, supporto, difesa, consolidamento) saranno le indicazioni che come leader della nostra casata alle nostre unità e partendo dal primo giocatore , colui che è attualmente in possesso del trono di spade, inizieremo a risolvere gli ordini iniziando appunto dalla razzia. Seguendo l’ordine di turno si prosegue quindi fintanto che tutti gli ordini razzia sono stati risolti e si passerà quindi all’ordine di movimento.

Questo è uno dei fulcri del gioco, in quanto potremo muovere le truppe secondo determinate regole, spostarci da una regione all’altra e se finiremo su una zona controllata da truppe nemiche scatterà il combattimento immediatamente.

Si conteranno i valori delle truppe di ogni giocatore, eventuali modificatori ed eventuali truppe a supporto; a questo punto ogni giocatore sceglierà una carta che darà un ulteriore bonus (e per alcune vi sono altre azioni speciali) e si determinerà il vincitore. Lo sconfitto potrà (a meno di carte particolari) ritirarsi in una zona confinante da lui controllata o libera e se non ce ne sono allora le truppe verranno eliminate.

Dopo la fase movimento avremo la fase di consolidamento e andremo a guadagnare per ogni ordine di questo tipo messo dei segnalini potere, ma a cosa servono? servono per differenti fasi del gioco; una ad esempio se. lascio un territorio, posso lasciare questo segnalino per mantenere il controllo (fintanto che una truppa nemica non entri), altri due usi li vedremo a brevissimo.

Infatti finita la fase ordini gireremo le carte Westeros (tre per ogni round) e queste carte determineranno vari effetti, dall’impedire l’utilizzo di alcune tipologie di ordini, al rideterminare gli equlbri di forza dei tre tracciati presenti.

Se esce questa carta, a partire dal tracciato del trono di spade ogni giocatore punta segretamente i segnalini potere; il nuovo ordine di questo tracciato sarà determinato in ordine da colui che ha puntato di più a scendre; in caso di pareggio l’attuale detentore del trono di spade sceglie chi sarà il suo successore. Si procederà allo stesso modo per gli altri due tracciati (Feudi e corte del re), dove sempre colui che ha il trono deciderà gli spareggi.

Alcune carte hanno poi il simbolo dei bruti e questo farà aumentare il loro indicatore di forza; se esce una carta Westeros di combattimento o se la forza arriva a 12, allora ci sarà il combattimento con gli estranei; anche in questa fase i giocatori dovranno puntare segretamente i propri token potere.

Se la forza complessiva è maggiore, allora avremo sconfitto gli estranei (con relativo bonus per chi ha puntato di più), se è inferiore allora saremo sconfitti (con relativo malus)

Vince la partita chi in qualsiasi momento del gioco, alla fine della fase ordini, controlla 7 castelli oppure alla fine dei 10 round, ha il maggior numero di punti (contati come piani dei castelli controllati).

LE MIE IMPRESSIONI

Veniamo ora alla mia impressione dopo la partita fatta: la sensazione durante il gioco è stata di spaesamento, non capivo dove muovermi, cosa fare e cosa stesse succedendo intorno a me.

E’ un gioco che certamente necessita di molte partite per poter apprendere e padroneggiarlo e il primo impatto per chi è alla prima partita (sopratutto con altri 4 giocatori che ne hanno già fatta almeno una) è molto forte.

Chiaramente la fase ordini è essenziale per organizzare al meglio il round, ma più importante ancora è saper leggere le posizioni degli avversari anche per impedire loro di portati via territori importanti per la tua casata. In questa partita fatta la prima cosa che ho subito pesantemente è stata la partenza, dove avevo alcune unità al nord (sulla regione confinante la barriera) e altre al sud; questa divisione mi ha creato non poche difficoltà portandomi, anche grazie alla mia inesperienza, piano piano a perdere territori e forza.

Il gioco di per sé come regolamento è relativamente semplice, si tratta di poche regole anche abbastanza intuitive ma la semplicità finisce qui perché in 6 giocatori la mappa è molto stretta e giustamente (data l’ambientazione) ci si darà fastidio fin da subito. Il gioco alla fine non mi è piaciuto, per le sensazioni avute durante e alla fine della partita dove mi sono sentito sempre fuori dal gioco e come anticipato poco fa senza capire cosa fosse meglio fare in quel momento.

Ho deciso però che in futuro darò un’altra possibilità al gioco, perchè lo voglio provare senza variante “alleati” e sopratutto senza espansione, che cambia, a mia sensazione ma anche parlandone con gli altri giocatori al tavolo, di molto la partita e la accorcia anche tanto; questi due elementi mi porteranno a dare una seconda possibilità anche se con la parita acorciata, con giocatori già navigati (due a parte) e senza grandi momenti di pausa, la partita è durata più di due ore, pertanto la partita completa mi fa un pò paura.

Ci sarà comunque tempo e modo per sfidare il nostro Siver Stark (che giocava appunto con gli Stark) e il Prof Waaagh (casata Tyreel per l’occasione).


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