Play 2021 – 1

Play è tornata!

Sono passati 879 giorni (880 per MyGdt presente quest’anno solo il sabato n.d.r.) prima che i cancelli di Modena Fiere riuscissero a riaprire al mondo ludico di Play e l’edizione 2021 è stata indubbiamente particolare.

Quest’anno saranno quattro i pezzi di MyGdt sulla Fiera. Essendo stati solamente quattro i giochi provati dalla redazione di MyGdt, ci sarà questo pezzo introduttivo e uno per titolo, che troverà posto nei First Look.

In questo primo articolo andiamo, quindi, a vedere cosa ha distinto questa edizioni dalle passate, pre-Pandemia.

Distinguerò note positive e note negative ipotizzando eventuali responsabili ben sapendo di non essere dentro l’organizzazione e non conoscendo le dinamiche che hanno portato a determinate scelte, ma solamente ponendo il punto di vista dei giocatori. Viste queste mie premesse, chi è venuto a Modena saprà di chi parlo, ma non farò nomi specifici, questo per non puntare il dito verso nessuna entità in particolare.

Iniziamo con le note liete.

Sicuramente a nota più lieta è stata quella che Play sia tornata e si è visto come l’organizzazione abbia messo a disposizione tutto per essere in sicurezza, i tavoli sono diventati più grandi e gli spazi comuni si sono allargati, questo ha portato ad avere meno espositori, ma purtroppo nella zona ristoro tutto questo sforzo non è stato premiato e la situazione ha ricordato da vicino quella del 2019.

Se dall’organizzazione è arrivato un importante segnale, gli altri protagonisti non sono stati all’altezza e, se l’assenza di postazioni centrali ha costretto alcuni editori ad avere spazi strutturati in maniera meno ergonomica, i visitatori hanno spesso creato i tanto temuti assembramenti.

La situazione appena descritta è stata spesso causata dalla novità 2021 di Play: gli youtuber.

Dopo aver iniziato ad utilizzare gli influencer per tirar dentro il mondo ludico una platea maggiore, alcuni editori hanno capito che per attirare i giocatori verso i propri prodotti possono essere utili gli youtuber. Ecco che, tra postazioni fisse e “VIP” che si sono spostati tra i diversi padiglioni, dove uno youtuber si fermava, il tavolo diventava una calamita per i visitatori.

Passando alle note negative, se alcuni editori hanno saputo adattarsi alla situazione pandemica e ci sono stati tavoli sanificati e dispenser, altri lo hanno fatto meno e le aree demo erano o come le scorse edizioni o lasciati a loro stesse, con i giochi sul tavolo e l’assenza di dimostratori in modo da lasciare la responsabilità a chi si sedeva(?).

Lo spostamento a settembre ha portato un altro cambiamento, con alcuni editori che hanno fatto provare le loro novità, ma queste non erano presenti in vendita. Questa situazione non ha un reale colpevole, ma indubbiamente sarebbe meglio che non succedesse, anche perchè quando si prova un titolo e questo piace lo si vorrebbe portare subito a casa anche perchè nel mondo ludico attuale se oggi stravedo per un gioco, domani questa scimmia per l’acquisto potrebbe salire per un altra scatola.

Passiamo infine alla solita nota dolente: l’accessibilità alle demo.

Alcuni editori hanno capito che, per i giochi da far provare, è giusto che le demo siano a tempo, specie quando le postazioni sarebbero poi da sanificare, ma la situazione prenotazioni è ancora una nota dolente.

Se un gruppo da 4 fa chilometri per provare un gioco e, vista la distanza arriva dopo le 10.30, non deve rischiare di non trovare un tavolo prima delle 18. Questo vale sia per chi prende le prenotazioni giorno per giorno, ma ancora di più per chi lo fa un giorno per il successivo, togliendo spazio ai visitatori giornalieri. Situazione che negli ultimi anni è stata spesso sottolineata, ma che con meno tavoli è diventata vitale per non perdere i visitatori del weekend.

La soluzione non è facile dato che, se prima di tutto sarebbe utile non “sprecare” tavoli con giochi già conosciuti, magari abbinandosi al prestitp della Tana dei Goblin per far provarli, proprio questi sono spesso i tavoli per le famiglie e per i nuovi giocatori e si rischierebbe nel tempo di far diventare la Fiera solo per giocatori e non per curiosi. Scelta che ho letto che alcuni stanno auspicando, ma che non rientrerebbe nel DNA di Play.

La seconda possibilità sarebbe quella di mettere un timer come quello attuale o partite demo con meno turni lasciando, come qualche anno fa, il tavolo prenotato solo rimanendo ad aspettare, avendo al tavolo solamente chi gioca ed i giocatori seguenti, rimandando a dopo gli altri. Questa seconda soluzione mi sembra la migliore anche se troverà l’opposizione dei giocatori più accaniti.

Personalmente credo che o si inizierà a prendere una decisione in concertazione tra tutte le entità coinvolte o a breve si avrà una modifica delle persone che accederanno alla Fiera.

Dopo questa panoramica delle cose buone e cattive di questa Play vi rimando ai prossimi titoli che racconteranno il first look di: Cacciatori di Mostri, Paper Dungeon e Shinkansen.


3 risposte a "Play 2021 – 1"

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