Play 2021 – 4 – Shinkansen: Zero Kei

Terzo gioco provato a Play 2021 e cadiamo nella categoria delle delusioni.

Come sempre ricordo che i giochi provati in fiera sono stati giocati in situazioni particolari in cui ci sono diverse componenti che possono influenzare la prima impressione. Per approfondire ciò di cui parlo vi invito ad andare sul nostro canale Youtube e guardare i video sulle Prime impressioni e sulle Fiere, ma se volete vedere tutto ciò che è uscito su Youtube e sulle maggiori piattaforme di podcast da parte di MyGdt ecco la sezione specifica.

Parliamo di Shikansen: Zero Kei.

Scherzandoci sopra, vendere un gioco su un treno ultraveloce in Italia, con la nostra situazione, non deve essere facilissimo, ma il problema principale di questo titolo è: Shinkansen è realmente un gioco sui treni?

La risposta alla prima partita, spiegata decisamente di fretta in fiera, è senza dubbio no. Shinkansen è un gioco azionario!

Lo scopo è infatti sbloccare le diverse città per poi porvi sopra le stazioni, in tre diversi colori. I punti che le stazioni daranno saranno pari al valore che avrà raggiunto il loro colore nel percorso sul tabellone. Lo scopo sarà quindi quello di prendere le città con le stazioni che valgono di più, non fare il treno più lungo o bello.

Il fatto che il cuore del gioco strida con l’ambientazione, la grafica e l’ergonomia, ovvero col treno che cresce nelle nostre mani, è forse ciò che ha caratterizzato la partita ed a poco sono valse alcune meccaniche interessanti.

I round sono pochi e nei primi si va completamente alla cieca dato che ognuno avrà 1 o 2 città che dovranno essere prima “sbloccate” ovvero si dovranno usare almeno due delle poche azioni che si possono effettuare per crearvi il binario. In pratica le prime stazioni saranno poste intorno al terzo round, ma si saranno già fatte almeno 4 o 5 azioni sui percorsi di rendita, questo senza sapere se si sta portando punti verso sè stessi o verso gli avversari.

Il round inizia con la scelta da parte di giocatori di una propria cartea da un pool. Si farà questa selezione per il numero della città presente (si faranno punti anche mettendo le città in ordine di percorso) o per l’azione che porta. La scelta è effettuata con una sequenza scelta al turno precedente. Mettere in ordine le carte successivamente alla scelta implica l’uso di 1 azione ed ecco che si sprecheranno ulteriori possibilità di arrivare subito alla parte centrale del gioco.

Una volta che tutti avranno preso le carte e le avranno poste nel loro treno, si passerà alla fase azione. Nella nostra partita le azioni erano 2 o 3 per round, il numero dipende dalle carte del round che portano anche azioni, bonus ed il costo di costruzione dei binari.

Si potranno eseguire tutte le azioni nelle carte città o treno che presentano il simbolo semaforo proprie o della locomotiva di un avversario, pagandogli delle monete.

Queste azioni consentono di liberare un binario, costruirlo se già libero, piazzare un segnalino nelle città selezionate nella parte alta del tabellone, diverse ad ogni partita, (lì si potrà trovare l’azione per mettere in ordine le carte), portare avanti il tracciato valore dei colori delle stazioni ed infine costruire quest’ultime. Si capisce che con 8/12 azioni (in 4 giocatori) a round, difficilmente si eseguirà l’azione fondamentale della partita nelle prime fasi, sia perchè non si saranno liberati e posizionati i binari, sia perchè non tutti i giocatori potrebbero avere la possibilità di effettuare l’azione.

Questo titolo, è apparso quindi lento perchè al tavolo si è cercato di capire l’effetto delle proprie azioni, non trovandolo specie nei primi round. La tripla azione da compiere per arrivare ad avere le stazioni rallenta la meccanica e la partita ne risente. Se pensiamo che l’idea dovrebbe essere quella di costruire il treno più veloce al mondo…

Per questo motivo l’effetto che ha dato è quello di un gioco in cui è stata posta una ambientazione sbagliata e che forse ha visto pochi playtest.

Sinceramente mi trovo nel dubbio di come possa scalare dato che il diminuire del numero di azioni collettive mi fa sembrare sempre più lontana la costruzione della prima stazione. Immagino che vi possano essere alcune azioni sostitutive, ma devo sottolineare come le città del proprio treno prendano punti solo con la stazione e col binario presenti e l’assenza di quest’ultimo fornirà addirittura punti negativi.

Nel complesso un gioco che forse ha pagato la situazione fieristica, ma che sembrerebbe avere qualche problema.

Il problema, però, potrebbe essere solo di comunicazione con l’ambientazione che promette una cosa diversa da quella che il gioco da.


2 risposte a "Play 2021 – 4 – Shinkansen: Zero Kei"

  1. Secondo me il gioco funziona, e anche parecchio!!

    Seguendo la cronologia della tua prima impressione passo ad alcune considerazioni.

    “Lo scopo è infatti sbloccare le diverse città per poi porvi sopra le stazioni, in tre diversi colori.” –

    assolutamente no, lo scopo del gioco è ottimizzare la costruzione del treno.

    “I punti che le stazioni daranno saranno pari al valore che avrà raggiunto il loro colore nel percorso sul tabellone. Lo scopo sarà quindi quello di prendere le città con le stazioni che valgono di più, non fare il treno più lungo o bello.” –

    no, lo scopo è quello di fare il treno migliore sfruttando il percorso fatto di binari e stazioni, ma lo scopo è fare il treno prima e di conseguenza far punti con le stazioni.

    Nelle partite (2) che ho fatto il treno da alla fine 35/50 punti contro una 20 di costruzione stazioni/binari

    “I round sono pochi e nei primi si va completamente alla cieca dato che ognuno avrà 1 o 2 città che dovranno essere prima “sbloccate” ovvero si dovranno usare almeno due delle poche azioni che si possono effettuare per crearvi il binario. ”

    Le azioni sono fisse 48 (12 in 4 – 18 in 3 – 24 in 2) e creano il “mondo di gioco” al quale ci si deve adattare di turno in turno. Proprio perchè sono poche le azioni non vanno fatte mai alla cieca e vanno sapientemente studiate. Non puoi permetterti un turno sbagliato. Sicuramente è molto punitivo.

    “In pratica le prime stazioni saranno poste intorno al terzo round, ma si saranno già fatte almeno 4 o 5 azioni sui percorsi di rendita, questo senza sapere se si sta portando punti verso sè stessi o verso gli avversari.”

    No, le stazioni le puoi costruire anche al primo round. E’ possibile che non convenga ma questo fa parte della strategia di gioco. Il percorso rendita può essere “accomodato” tramite azioni che permettono di far salire questo o quel colore.

    “Questo titolo, è apparso quindi lento perchè al tavolo si è cercato di capire l’effetto delle proprie azioni, non trovandolo specie nei primi round. La tripla azione da compiere per arrivare ad avere le stazioni rallenta la meccanica e la partita ne risente.”

    Lo scopo del gioco non è quello di costruire stazioni. E’ secondario alla costruzione del treno. Prima si costruisce il treno e poi a seconda di dove passa, si costruiscono stazioni. Ma il focus deve essere il treno.

    Ho apprezzato parecchio il gioco che pur rimanendo di un target minore rispetto ai giochi classici (34,90 € – 1 ora di gioco), così come suo fratello Red Cathedral (stessi autori) si presenta ben fatto. Ovviamente necessita di più partite per apprezzarlo.

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    1. Grazie delle tue impressioni, come detto in questi post, le impressioni sono anche influenzate da fattori extra-gioco, a partire da una spiegazione non corretta, vedremo di recuperare giocandolo ed eventualmente portarlo sul blog.

      Continua a seguirci ed a darci il tuo punto di vista sui giochi che intavolerai!

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