[MyGdt] Hats

Titolo: Hats

Autore: Gabriele Bubola

Anno: 2019

Giocatori: 2-4

Durata: 20-30 min

AMBIENTAZIONE

Benvenuti al tavolo del Cappellaio Matto per prendere il più assurdo dei the delle 5.

IL GIOCO

Ogni giocatore ha una mano di carte-cappello ed in tavola è presente un tabellone con 6 posizioni contenenti una carta a cui sono assegnati valori crescenti da 1 a 6.

Le carte sono di sette colori con valori da 1 a 6

Il gioco si divide in due parti.

Nella prima parte ogni giocatore posiziona una carta sul tabellone e mette nella propria area di gioco la carta che sostituisce. La carta che si mette sul tabellone farà avere a quelle di quel colore nelle varie aree dei giocatori il valore dello slot occupato.

Nel caso non si voglia sostituire una carta, o non si possa secondo le regole di posizionamento, si può anche girare nella propria area una carta, questo cappello sarà nero e varrà un punto.

L’ultimo turno lascerà in mano ad ogni giocatore una carta, che non andrà nel tabellone nè nella propria area, ma varrà un valore di punti pari alla somma delle carte dello stesso colore presenti nell’area del giocatore sottratti di quelli della carta stessa (ad esempio mi rimane un 3 rosso ed ho un 4 ed un 1 rossi nella mia area, prenderò 2 punti).

A fine partita si sommeranno i punti dell’ultima carta ai cappelli neri ai punti forniti dal tabellone.

Per ogni carta del colore di quella presente sul tabellone di prenderanno i punti relativi allo slot occupato (ad esempio nello slot 5 è rimasta una carta verde, ogni carta verde nell’area di ogni giocatore varrà 5).

RECENSIONE

Ho amato questo gioco fino dalla prima prova nel lontano 2019 quando lo provai alla Giochi Con di Genova.

Il gioco è più semplice da giocare che da spiegare, ma è molte volte più difficile da capire strategicamente.

Il fatto che la carta che metti darà punti a quelle di quel colore, ma ne prenderai una di un colore diverso crea una bella sfida per capire come agire e come e cosa mettere sul tabellone, tenendo anche conto delle regole di piazzamento, per questo motivo, se anche mettere al tavolo giocatori meno scafati è una buona pratica anche per questo gioco, difficilmente questi vinceranno.

La grafica meravigliosa di Paolo Voto, ogni colore ha un disegno che riassume una favola famosa dal Mago di Oz a Peter Pan alla Volpe e l’uva, ed attira la gente al tavolo e quindi può anche considerarsi un buon introduttivo, ma, come detto, la curva di apprendimento non è così soft.

Anche a scatola, con la chiusura magnetica è bella ed utile per riporre tutti i materiali.

Il gioco ti sfida e cambia in base al numero di giocatori con una vera sbattaglia psicologica in 2 fino ad una bella competizione, ma molto più soft e meno controllabile, in 4.

L’errore più comune è quello di lasciarsi in mano una carta di un colore non presente o che ha un valore maggiore della somma delle carte nella propria area, prendendo punti negativi.

Il gioco ha una ambientazione che si potrebbe pensare essere adatta ai bambini, ma questo lo si esclude, proprio per i tanti risvolti matematici del gioco.

La durata contenuta fa venire voglia di giocare ancora una partita dopo l’altra ed anche il fatto che si cerchi di capire dove si abbia sbagliato fornisce nuovo stimolo per continuare a giocare.

Il fatto che sia stato candidato da MyGdt come gioco dell’anno 2022 (anno in cui realmente è arrivato sugli scaffali italiani n.d.r) vi dice quanto questo “piccolo gioco” abbia fatto breccia nei nostri cuori.


Lascia un commento