Smack! and Play 2017

Dopo la visita a Lucca C&G, ecco che arriva Genova Smack! and Play.

Dopo solamente un mese dalla più nota fiera toscana, a Genova non si poteva chiedere di avere novità editoriali di rilievo, ma le case editrici presenti hanno comunque portato i loro cavalli di battaglia e le novità viste a novembre.

La prima volta con un impegno importante verso i boardgames è stata accolta con una certa iniziale diffidenza dai presenti, ma col passare del tempo un merito della fiera è stato di portare ai tavoli anche novizi.

La maggiore possibilità di accedere ai tavoli mi ha permesso di giocare a titoli che non avevo ancora provato e tra questi ecco alcuni dei titoli che maggiormente mi sono piaciuti.

THE REAPER – Move the Game

DSCN5613

Titolo arrivato tardi a Lucca a causa dei problemi di spedizione, è stato una piacevole sorpresa.

Sei turni in cui si deve utilizzare al meglio 15 tiri di dado, 13 normali più due dal valore doppio, per arrivare il più vicino possibile alle somme prestabilite. La fortuna, che comunque gioca un buon ruolo, viene mitigata attraverso l’interazione diretta tra i giocatori con l’utilizzo di carte capaci di modificare il valore uscito dal tiro, sia proprio che altrui.

Proprio questo continuo botta e risposta attraverso l’uso delle carte unito ad una strategia che ci consente di valutare quanti dadi utilizzare, per ottimizzare il numero massimo consentito, e quando uscire dal turno, per risparmiare gli effetti one shot dei modificatori, rende il gioco molto interessante.

FLY DOWN – Move the game

0007076_FLY-DOWN

Secondo titolo della case editrice umbra e seconda sorpresa per un gioco che forse è penalizzato da una grafica che lo farebbe intendere per bambini.

Il gioco prevede di avere, al termine della mano, la somma maggiore delle cinque carte, di diversi mazzi colorati con valore da 1 a 8, che si possiede. Inizialmente si parte con due carte visibili a noi e tre visibili solo agli avversari, ma con azioni di deduzione e scambio di cercherà di raggiungere l’obiettivo. Difficoltà ancora maggiori sono:

  • la carta più alta in gioco al termine della partita per ogni colore varrà -2 e non il valore nominale
  • al sopraggiungere delle condizioni di fine (termine del mazzo di pesca o due giocatori con 5 carte rivolte verso di loro), la conclusione del gioco è immediata, senza diritto di replica

Il gioco appare quindi più gamer di quanto si possa immaginare vedendo le icone fumettose.

YOKOHAMA – Cranio Creation

yokohama

Classico gioco in cui uno si spaventa al momento di capire le regole, ma che una volta iniziato scivola via in maniera incredibile.

Nei panni di commercianti dovremo posizionare i nostri aiutanti per permettere al nostro personaggio di compiere le azioni. Se l’azione sarà svolta in presenza di nostre costruzioni, aiutanti o pedine ambasciatore, ecco che avranno un valore maggiore.

Il gioco tende molto all’insalata di punti dato che, oltre a punti missione, si hanno:

  • contratti commerciali
  • risorse
  • maggioranze
  • sviluppi tecnologici

tutti che daranno punti a fine partita, ma il fatto di doversi creare un motore ci farà indirizzare la partita verso una tipologia ben definita di azioni-punto.

L’interazione non è così sentita, ma comunque esiste un certo grado di possibilità di ostacolare gli avversari coi nostri movimenti. Nota a favore è sicuramente la plancia di gioco modulabile in base ai giocatori così da non avere una mappa enorme in due o tre giocatori, che limiterebbe proprio l’interazione sia di movimento che per il conseguimento delle maggioranze.

HOLMES: SHERLOCK & MYCROFT – Devir

DSCN5615

Ecco il secondo gioco in cui prendendo la scatola ci si potrebbe fare un’idea errata.

Sherlock & Mycroft non è un gioco di deduzione, ma un gioco di collezione set.

Il gioco si sviluppa in 7 turni, o giorni come denominati nel gioco, in cui un numero crescente di personaggi ci aiuterà a collezionare la maggioranza in set di carte con valore, e presenza nel mazzo, da 3 a 9.

Il tema sarebbe che i mazzi rappresentino gli indizi e le carte aiuto siano informatori per risolvere il caso ed infatti la “moneta” per l’acquisto delle carte è rappresentata come lenti d’ingrandimento.

A parte questa ambientazione carina, ma di certo non immersiva, il gioco scorre molto bene e, pur senza una interazione forte, il fatto di vedere le carte in tavola così come i set dell’avversario aiuta ad ostacolarsi.

Questi i giochi che ho apprezzato tra quelli provati, ma non solo le case editrici citate erano presenti in una fiera che promette di migliorare di anno in anno per quanto riguarda l’area giochi da tavolo.


2 risposte a "Smack! and Play 2017"

Lascia un commento