Giochi CON 2018

La seconda edizione della CON organizzata da Giochi sul nostro tavolo ha posizionato questo evento sulla cartina delle convention più importanti in ambito ludico in Italia.

Molte case editrici hanno saputo cavalcare nel modo migliore l’onda di questa manifestazione e l’hanno trasformata non nella solita fiera del gioco in vendita, ma anche in un luogo dove eseguire playtest su prototipi o togliere il velo su giochi in arrivo sugli scaffali.

Per me, che a causa di altri impegni lavorativi sono arrivato solamente nel pomeriggio, è stata anche l’occasione per provare due titoli che mi erano sfuggiti a Modena.

Iniziamo, quindi, la carrellata con Creepy Falls.

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Il gioco mi aveva incuriosito a Play e finalmente sono riuscito a giocarlo.

Purtroppo, però, non sempre la grande attesa porta ad una soddisfazione al tavolo dove ho trovato un gioco che cavalca la presenza di meeple tematizzati, ma sembra avere qualche problema nel tenere la tensione al tavolo.

L’idea è intrigante con i giocatori che devono posizionare i loro mostri in plancia per raggiungere la maggioranza nelle diverse aree e guadagnare il maggior numero di anime e sangue, che rappresentano i punti. Per avere la maggioranza si avranno diversi meeple di valore crescente ispirati alla letteratura horror: lupi mannari, streghe, mummie etc.

I problemi riscontrati, da tutti i giocatori al tavolo, sono stati, però, almeno tre.

Prima di tutto, quello che abbiamo notato è che il tabellone non è performante per poter avere vere schermaglie tra giocatori, bene o male non c’è mai stata lotta su nessun territorio se non per raggiungere qualche bonus aggiuntivo e sempre e solo tra coppie di giocatori e mai tra tutti.

Tanti territori per le maggioranze, premi anche a secondo e terzo ed anche due territori con premi alla maggioranza uguali  permettono quasi sempre a tutti di fare il proprio gioco senza la sfida che si dovrebbe avere.

Secondo punto è il mercato per pimpare i propri mostri. Acquistare un lupo mannaro costa troppo rispetto al valore in plancia e se in un gioco di sei round nei primi tre non hai possibilità di migliorare i tuoi meeple l’hype creato dai diversi mostri si perde.

Sul tabellone puoi passare dai personaggi base a mummie e Frankenstein, gli altri sono veramente costosi rispetto al vantaggio che forniscono.

Oltre ai mostri anche gli incantesimi sembrano costosi rispetto ai vantaggi ed ecco che i primi due da comprare sono: quello che riduce il costo e quello che permette di non pagare il sangue. Ad ogni fine turno, infatti, si devono spendere due token di sangue, pari a due punti finali, e l’incantesimo citato “regala” un bel vantaggio.

Anche per gli incantesimi vale il discorso dei mostri con un costo alto rispetto ai vantaggi ed ad un numero massimo di 4 per quelli realmente utili.

A seguire Creepy Falls ho, finalmente, provato Hostage Negotiator.

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Anche il gioco in solitario di Cosmic Games mi era sfuggito a Play e sono stato contento finalmente di averlo provato.

La partita è stata piacevole ed il livello di difficoltà è sembrato adatto per non perdere subito di attrazione per la banalità. Durante la partita, però, proprio davanti al mio tavolo è partita l’Asta Pazza e questo ha creato confusione e quindi mi riservo di provarlo nuovamente per confermare le buone impressioni.

Infine ho provato due prodotti in uscita per DV Giochi: Catalyst e US Telegraph.

Catalyst è un gioco di carte con ottime illustrazioni che mi ha lasciato interdetto dato che il gioco si basa su continue combo di effetti che permettono di prendere carte e punti per raggiungere gli obiettivi finali che forniscono l’80% del punteggio finale, ma durante il gioco ognuno tira l’acqua al suo mulino senza sapere dove si trova nella partita.

Oltre a questo fatto l’ambientazione non si sente ed anche il fatto che i punti si fanno solo coi personaggi attivati e quindi messi nei propri scarti coperti aumenta l’idea di un esercizio a chi fa la combo maggiore senza una struttura di gioco coinvolgente.

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US Telegraph ha una meccanica collaudata come la costruzione di strutture attraverso l’utilizzo delle risorse, ma poi cade in un gioco che lascia tanti interrogativi.

Gli edifici da costruire hanno un meccanismo per il quale, se sono concatenati, si possono anche mettere in plancia senza pagare risorse, ma l’uscita di quali si possono portare edificare è casuale e quindi spesso uno o non trova ciò che vuole o al contrario fa passi da gigante solo perchè scopre strutture collegate.

I due fine partita, poi, sono entrambi discutibili.

Il primo, costruire tutti e 30 i propri edifici, porta il gioco ad semplicemente solitario di gruppo basato sulla velocità nel trovare gli edifici gratis o accumulare le risorse, ed allunga il gioco oltre il tempo per il quale è appassionante, mentre il secondo è chiaramente poco percorribile tra gamer.

La seconda clausola che fornisce la vittoria implica il collegamento sulla plancia di due città. Inizialmente davanti ad ogni città ci sono due spazi per costruire un proprio edificio, ma se un giocatore occupa come prima cosa quelle due posizioni nessuno potrà collegare quella città con le altre se non lui. Facile capire cosa succede se ogni giocatore compie questa azione.

Si potrebbe pensare che ampliando la mappa anche i posti possano aumentare, ma l’ampliamento non è un’azione, ma un effetto di quando un giocatore ha costruito almeno 8 edifici delle stessa pila sulla scheda personale. L’aggiunta di una tessera territorio viene, inoltre, eseguita a fine turno e, quindi, gli avversari avranno comunque il tempo di occupare le nuove caselle libere. Questo fatto porta tutto verso l’altra opzione per concludere il gioco.

Per questi motivi, la bella impressione iniziale si tramuta facilmente in delusione. Tralascio la qualità dei materiali dato che le schede personali sono sottili come un foglio di carta ed hanno fatto pensare che fosse una copia non definitiva per un gioco col prezzo di questo.

Come si capisce da questo pezzo, la bellezza dell’evento e la grande organizzazione non hanno addolcito il miei giudizi, la CON è comunque stata una bellissima manifestazione che, proprio per quella sua anima verso prototipi e nuove uscite, si inserisce in maniera ottimale nel panorama ludico.


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