Più persone, meno controllo

Quando un giocatore si siede al tavolo per iniziare una partita ad un boardgame è facile che cerchi di capire come gestire le proprie mosse per rimanere in partita almeno fino alla fine. Logicamente egli vorrà anche vincere, ma, se questo non accade, comunque saprà di aver potuto giocare al meglio le proprie carte.

Alcuni giochi, però, pur girando con un numero di persone maggiore dell’optimum, creano problematiche nel gestire al meglio il flusso di gioco.

Ecco alcuni esempi di problematiche che possono nascere a chi desidera avere il pieno controllo al tavolo. Gli esempi sono solo riferiti alle varie tipologie di “problemi” di controllo del tavolo che possono nascere esclusivamente a causa del numero di giocatori.

GRAND AUSTRIA HOTEL

In questo caso il “problema” è quello del downtime.

Non parlo del tempo tra una mossa e l’altra in un flusso di gioco che prevede di permettere un’azione ai giocatori in ordine 1-2-3-4-4-3-2-1, ma della quantità di informazioni e mosse disponibili che spariscono dal tavolo tra un turno e l’altro dei giocatori 1 e 2.

Il bello del gioco è anche questo, ma veder prendere ben 4 o 6 dadi dal board impone di cambiare radicalmente la propria strategia. Il fatto è che il primo giocatore è gestito ad ogni round in maniera non modificabile in base al senso di gioco e quindi non è una scelta del giocatore.

Un gioco decisamente più semplice nelle scelte, è riuscito ad ovviare a questo problema: Kingdomino.

In Kingdomino un giocatore potrebbe avere al prima scelta in un turno, ma al seguente sarà una sua scelta se essere primo o ultimo del round.

FLY DOWN

Questo gioco si basa molto sulla gestione del flusso di gioco e specialmente sulla tempistica della chiusura della partita. Questa, infatti, fossilizza la situazione e nessuno potrà completare il giro nè liberarsi di carte che sa essere perdenti.

Quando il numero di giocatori aumenta una delle clausole di fine partita (il termine del mazzo di pesca n.d.r) può arrivare più che a sorpresa dato che ad esempio in 7 si potrebbero anche pescare più di 10 carte in un solo round.

Questo numero fa sì che un giocatore, che sa di avere carte sfavorevoli e vede un mazzo di 10 carte (cosa che potrebbe accadere anche solo dopo 3 giri, numero esiguo di round per capire la propria mano e liberarsi delle penalità n.d.r), possa non poter avere nuovamente la possibilità di giocare.

7 WONDERS

Uno dei giochi più famosi e con un discreto numero di espansioni è ricordato per avere una modalità a 2 giocatori non ottimale, ma anche quando si superano i 5 giocatori non si può dormire sonni felici.

In questo caso il mancato controllo è causato dalla “scarsa”, per non dire nulla, interazione con la parte opposta del tavolo. Come si sa, la gestione delle risorse e la risoluzione delle guerre è sempre legata ai vicini, ma se chi ci è accanto non ha la possibilità di svilupparsi o semplicemente persegue una via non percorribile si crea uno sbilanciamento al tavolo con un lato che prospera ed uno che è destinato alla sconfitta.

Per questo motivo sembra che la nuova espansione possa aiutare a nel poter gestire anche il lato opposto del tavolo rendendo più equilibrato i computo dei punti a fine partita.

FUGGI FUGGI

Ultimo esempio è quello di Fuggi Fuggi.

In questo gioco, il movimento del mostro è strettamente legato alla posizione dei personaggi dei giocatori, ma, se in pochi giocatori si può prevedere una strategia per poter posizionare le proprie pedine e mandare al massacro quelle avversarie, in più giocatori una persona meno esperto o proprio il gran numero di pedine in gioco lo rende quasi casuale.

Inoltre il fatto che il movimento inizi dopo lo spostamento di altre 5, 6 o addirittura 7 pedine rende totalmente imprevedibile la gestione al proprio turno.

 

Con questo articolo non si vuole dire che i giochi citati o quelli che presentano le stesse problematiche siano brutti o ingiocabili, ma solo sottolineare come spesso si cerchi di capire la scalabilità dei giochi verso un minor numero di giocatori, tralasciando le problematiche dovute al maggior numero di persone al tavolo.


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