Lucca C&G 2018: Come è andata? – Parte 2

Continuiamo con i giochi provati a Lucca C&G 2018 partendo dalla GateOnGames.

Lo ammetto: non avevo così tante aspettative su Crypt. Quando arrivò la notizia dell’uscita del gioco da parte di GateOnGames pensai che questa volta non avrei preso il loro gioco e lasciai passare anche le offerte del momento del lancio.

Ora, dopo averlo provato posso dire che Crypt è nella mia collezione!

Il gioco ultracompatto mi ha convinto per la sua parte strategica che in quattro tiene alta la tensione per tutta la durata del gioco. La modalità a due giocatori è leggermente penalizzata su alcuni aspetti, ma gira bene e, nonostante siano solamente 6 (doppia faccia) le carte potere ed obiettivi non minano la longevità.

L’aspetto che cerco spesso nei giochi è quello dell’interazione e questo gioco, in cui i dadi sono uno strumento per le scelte strategiche più che un fattore di alea, ha nella diretta possibilità di ostacolare gli avversari uno dei suoi cardini. Crypt con 3 dadi a giocatore ed un mazzo di carte garantisce una sfida strategica di qualità.

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Lo avevo già preannunciato ed alla fine ManCalamaro è stata una delle location che più ho battuto in Fiera con ben quattro giochi provati.

Inizio da quello che meno conoscevo: Raids.

Il gioco ci porta tra i vichinghi e fila liscio con qualche schermaglia tra i giocatori, ma patisce sul finale con il giocatore leader che potrebbe chiudere la partita senza diritto di replica prima dell’ultimo turno. Quello che non ha convinto del tutto è il meccanismo di avanzamento che, pur essendo uno dei principi tattici del gioco, potrebbe essere affinato con un numero massimo di avanzamenti.

Non fa testo dato che è stata solo una partita, ma nella nostra a quattro giocatori, si sono visti quattro round identici con la classifica già decisa dopo il primo.

Al contrario di Raids, 8BitBox era uno dei giochi che più aspettavo, come avrete visto anche sulla pagina FB, ma alla luce delle demo mi rimangono alcuni dubbi.

Indubbiamente il gioco ti fa rivivere i tempi d’oro delle prime console, ma alla fine della partita non ho trovato le sensazioni che aspettavo. Il fatto che con un solo sistema di gioco si possano avere così tante varianti, proprio come in una console, è indubbiamente positivo, ma sembra manchi quel guizzo che mi aspettavo. Forse i giochi sono un po’ lenti, per il meccanismo di scelta, oppure non mi sembra che l’esperienza sia longeva, ma i due giochi provati (Pixoid e Outspeed) sembrano molto dipendenti dai giocatori ed ogni partita potrebbe essere divertente così come no.

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Forse il gioco migliore è Stadium, ma non siamo riusciti a giocare dato che, essendo a squadre, ha come numero minimo di giocatori a 4.

Vedremo se le future espansioni daranno quel guizzo che per ora è sembrato mancare.

Il terzo gioco provato è stato Fairy Tile, un gioco dal target più family che ci vede scrivere il nostro libro delle fiabe. Tre miniature colorate del principe, della principessa e del drago vengono mosse su una mappa creata da tessere formate da tre esagoni. Gli obiettivi delle azioni sono gestiti da carte che richiedono che i personaggi siano in determinate posizioni individuali e reciproche.

Il gioco scorre via ed in quattro può anche portare ad una certa strategia pur col fatto che le carte di ogni giocatore vengono scoperte una per volta senza sapere cosa richiederà la successiva.

Rimangono due dubbi rilevati nella nostra partita a 2 ed in una vista a 4. Il primo è che se due obiettivi sono opposti si rischia uno stallo con lo stesso personaggio che è spostato avanti ed indietro fino a quando uno cede, sicuramente in 3/4 giocatori questo potrebbe risolversi in poco tempo, mentre il secondo, direi più difficile che si realizzi, che una carta non si possa realizzare in base a come si forma la mappa.

L’ultimo gioco di ManCalamaro provato è stato Downforce, un gioco di corse automobilistiche che mi è piaciuto definire tre in uno e per questo, insieme ad Architetti del Regno Occidetale, descritto nel primo articolo su Lucca C&G, è stato quello più apprezzato della Fiera.

In pratica si farà un’asta per costruire la propria scuderia che si dovrà portare a vincere la gara, ma successivamente si sposteranno con le carte azione tutte le sei macchine in corsa e per questo la terza parte sarà quella di scommettere su quale formula uno vincerà la corsa. Si potrà quindi vincere anche puntando e facendo vincere le altre macchine una volta che magari le proprie F1 sono rimaste imbottigliate. Un gioco che ogni volta si preannuncia emozionante in ogni sua fase visto che le rimonte sono molto probabili così come la possibilità che più giocatori puntino sulla stessa macchina portandola alla vittoria anche se non loro.

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Lo score prevede di sommare i punti (dollari) vinti dalle proprie macchine e quelli vinti con le tre scommesse fatte lungo il percorso sottraendo la spesa per la creazione della scuderia.

Concludo parlando di due case editrici da cui non ho provato giochi, ma con cui ho parlato delle loro uscite.

Doppio Gioco Press, dopo il successo a Play, ha portato The Frog Kiss, di cui trovate già la recensione sul blog, Simphony e Campus Cafè.

Di quest’ultimo a breve troverete la recensione che si preannuncia molto positiva dato che ricorda qualche altro gioco su tematiche simili, ma sembra aver corretto alcuni aspetti che non mi erano piaciuti negli altri titoli.

3 Emme, invece, si presentava alla sua prima Lucca con diversi titoli, ma ho voluto approfondire Age of towers e conoscere la loro futura uscita I Cavalieri dello Zodiaco.

Il primo è un gioco in cui si dovrà difendere il villaggio dai mostri costruendo le torri difensive lungo il percorso o allungando la strada verso il nostro territorio. La modalità in solitario presente e le caratteristiche dei vari nemici mi hanno convinto e non escludo anche per questo una recensione.

Il gioco dei Cavalieri dello Zodiaco è un terreno pericoloso ed il gioco di carte in arrivo sembra cercare di essere superiore ad un gioco che semplicemente sfrutta il ricordo del cartone animato. Dalla descrizione è sembrata esserci una buona dose di strategia, ma per capire il meccanismo in maniera migliore aspetteremo il 2019.

Si conclude qua la descrizione dell’esperienza a Lucca C&G 2018, torno a casa con molti nuovi giochi che presto troverete in queste pagine. Vi rimando per ogni news sia alla pagina FB che al profilo instagram.


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